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Colterenzio

“Il vino è cultura, simbolo dell'ospitalitá Altoatesina: coltivare i nostri vigneti, ispirandoci al principio della sostenibilità, è per noi un‘attitudine naturale ed un impegno nei confronti dell'ambiente in cui viviamo.”


L'arciduca Sigismundo, residente a Castel Firmiano nel XV secolo, non fu il primo ad apprezzare il buon vino di Colterenzio . Infatti, già attorno al 15 a.C. il colono romano Cornelius riconobbe la straordinaria fertilità di questa terra e decise di stabilirsi qui, gettando così le basi dell'attuale vocazione vitivinicola di Colterenzio . Il suo podere "Cornelianum" che diede il nome al paese di Cornaiano, si ergeva su una collina poco distante. L'antica tradizione fu rinnovata nel 1960, quando 28 vignaioli fondarono la Cantina Colterenzio . A questi, se ne unirono altri nel corso degli anni, e ad oggi Colterenzio conta quasi 300 appassionati soci viticoltori che conferiscono le uve provenienti da ca. 300 ha di vigneto di loro proprietà.

Colterenzio , da qualche anno, porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale non solo in campagna ma anche in cantina : nel 2009, la sede principale di Colterenzio è stata sottoposta ad un'opera di ristrutturazione, ispirata a criteri di compatibilità ambientale e gli edifici che la compongono sono stati attrezzati con pannelli fotovoltaici e solari. Circa il 55 % dell'energia totale impiegata in cantina ora è generata da un impianto fotovoltaico ed il 70 % del fabbisogno di acqua calda è prodotta dal sole attraverso pannelli solari ed un sistema di recupero del calore: caldaie a gas, compressori per l'aria, e condizionatori sprigionano calore, che viene riutilizzato per scaldare l'acqua, necessaria per le varie pratiche di cantina .

Se da una parte l'energia elettrica prodotta attraverso il fotovoltaico viene utilizzata per far funzionare gran parte dei macchinari e dei computer nel reparto produzione ed in cantina , tutto via il controllo della temperatura nei serbatoi e nei locali.

L'acqua calda, prodotta attraverso l'energia solare e la tecnica del recupero del calore è indispensabile per la pulizia (linea di imbottigliamento e serbatoi in cantina ) e per il riscaldamento dei locali.

Questo nuovo concetto di energia ha la sua origine nel fatto che i viticoltori di Colterenzio si sentono in dovere di tutelare l’ambiente: in armonia con la natura crescono uve per la produzione di vini di alta qualità. Così, attraverso l’uso di energie rinnovabili, la cantina Colterenzio cerca di salvaguardare l’ambiente.


Il territorio

"Il terroir è l'insieme di elementi naturali e culturali che rende unico ogni vino."

L'Alto Adige è una realtà unica nella sua armonia degli opposti: in queste terre s'incontrano, infatti, Nord e Sud, il mondo tedesco e quello italiano. Montagne innevate si snodano attraverso valli rigogliose, in un clima unico tra Mediterraneo e Alpi. Una simbiosi armoniosa che genera un microcosmo ideale per vini autentici e di carattere.

Nel sud della regione si trova l'Oltradige, affascinante paesaggio collinare formatosi durante l'ultima glaciazione e punteggiato qua e là da affascinanti borghi. Uno dei villaggi più noti è Cornaiano sulla Strada del Vino. Nomen est Omen – ed è proprio in questo crogiolo interculturale, dotato di una ricca tradizione enologica che la Cantina Colterenzio ha trovato il luogo ideale per coltivare le sue viti. Grazie a vigneti situati nelle migliori zone vitivinicole dell'Oltradige e della Bassa Atesina, dislocati ad un'altitudine tra i 250 e 550 metri s.l.m., con differenti composizioni del suolo, diversi microclimi e stadi di maturazione, Colterenzio dispone di un gran potenziale naturale. Ogni vitigno riesce a trovare l'ubicazione ideale per sviluppare appieno tutte le proprie qualità intrinseche. La protezione da parte delle Alpi, le 1800 ore di sole all' anno, l'aerazione grazie ai venti del Lago di Garda e le calde giornate, alternate alle fresche nottate durante il periodo di maturazione, permettono la produzione di una vasta gamma di uve di primissima qualità in tutti i vigneti.


La cantina

L'utilizzo della forza di gravità costituisce l'essenza dei nuovi punti di raccolta dell'uva, realizzati tra la vendemmia del 2009 e del 2010, grazie ad un lungo lavoro preliminare e ad un progetto dettagliato.

Nella moderna torre di vinificazione, dotata di tecnologie e impianti innovativi, vengono accuratamente raccolti e lavorati grappoli perfettamente maturi, coltivati dalle 300 famiglie dei nostri viticoltori, che daranno vita a vini di straordinaria qualità.

L'uva, raccolta rigorosamente a mano, arriva in cantina in casse da 200 kg, ideali per il trasporto e, tramite la forza di gravità, viene convogliata alle diraspatrici, situate al piano inferiore. Tutte le uve a bacca rossa, dopo la diraspatura, vengono trasferite nei serbatoi di acciaio per la fermentazione. Le uve bianche, invece, vengono in parte diraspate, oppure trasferite direttamente, con l'aiuto della forza di gravità, nelle presse sottostanti.

Le nuove presse a membrana operano in maniera innovativa e delicata, soprattutto quelle che, grazie alla colmatura con azoto, proteggono l'uva e il mosto dall'ossidazione durante il processo di pressatura, consentendo così di conservare una molteplicità di aromi, che altrimenti verrebbero distrutti dall'ossigeno. I vini acquisiscono corpo ed intensità: anche dopo una prolungata permanenza in bottiglia, sono in grado di mantenere una spiccata aromaticità ed il proprio tipico carattere varietale.

Per la fermentazione e l'affinamento della gran parte dei nostri vini, utilizziamo moderni serbatoi in acciaio inox, che preservano la qualità varietale ed il proprio terroir, esprimendo la passione e la professionalità del lavoro in vigna.


Contatti

Produttori Colterenzio
Str. del Vino, 8
39057 Cornaiano (BZ)
Tel.: 0471 664246