Argiolas
L'arte, la vigna, il vino
Non si può raccontare la Cantina senza raccontare la famiglia. È una storia che comincia agli inizi del '900, a Serdiana, terra di agricoltori, di oliveti e vigne.
Qui, nel 1906, nasce Antonio, il patriarca. È lui che inizia a impiantare filari, a unire vigna a vigna, a produrre cercando la qualità, con rigore.
I suoi due figli, Franco e Giuseppe ereditano da lui questa passione e a loro volta la condividono e la trasmettono, prima alle mogli Pina e Marianna, e quindi ai figli.
Oggi nella cantina lavora già la terza generazione degli Argiolas : quella dei nipoti di Antonio. In fondo è semplice: vendemmia dopo vendemmia, dai genitori ai figli, la tradizione si tramanda.
Il territorio
Serdiana è vicino a Cagliari, appena nell'entroterra. È in una zona di basse colline ondulate, come un anfiteatro attorno alla città e al suo golfo. Sono terre coltivate da millenni, e fin da allora erano gli oliveti, i campi e le vigne della città.
In queste campagne sorgono tante piccole chiesette medievali, romaniche: ognuna era il centro di una delle comunità di coltivatori, che punteggiavano il paesaggio.
Questa è una zona che sembra fatta per la vite: ondulata, ricca di sole e vento, con il mare vicino che mitiga il caldo e il freddo. Qui si coltivano i grandi vitigni sardi. Alcuni sono famosi, come il Cannonau, il Vermentino, il Carignano.
Altri sono meno conosciuti: come il Monica, il Bovale, il Nasco, il Girò, il Nuragus.
Fra questi vitigni c’è ogni varietà, ogni personalità e sfumatura. Sono tesori da proteggere, coltivare, far conoscere.
Perché siamo in una terra di viticoltori. In mezzo al Mediterraneo. In Sardegna. Cagliari è il capoluogo della Sardegna, e la città più popolata. Fondata dai navigatori fenici, è incastonata fra il mare e gli stagni costieri. Dal mare è come una roccaforte di calcare bianco, con un profilo inconfondibile, formato dal quartiere fortificato di Castello, con i bastioni, le due torri medievali che li sovrastano, e la cupola della Cattedrale.
Il suo cuore antico è diviso in quattro quartieri, fatti di stradine strette e pavimentate di pietra, sulle quali si affollano le case, le botteghe e tantissime chiesette, a volte quasi nascoste. Karalis, il suo nome più antico, voleva dire "la città di pietra", ma nella lingua sarda la chiamiamo solo Casteddu, il castello. Forse sono due modi di esprimere la meraviglia che si prova a vederla, al tramonto, quando il sole la tinge di rosso e d'oro.
Contatti
Cantina ArgiolasVia Roma, 28/30
09040 Serdiana (CA)
Tel.: 070 740606