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La Ca' Nova


E’ noto che chi conosce bene le Langhe è in grado di orientarsi a meraviglia grazie a quei formidabili punti di riferimento rappresentati dai castelli e dalle fortificazioni che ornano i poggi e le cime delle colline più alte, ma è altrettanto vero che individuare Barbaresco è un gioco da ragazzi anche per chi non è pratico dei luoghi. Infatti, l’antica torre romanica che domina il centro abitato è inconfondibile: quadrata, possente, indistruttibile nonostante numerosi fulmini l’abbiano colpita in passato, davvero un pezzo unico di architettura, ben riconoscibile anche da lontano.

Attorno ad essa, prima di allungarsi seguendo il degradare della collina, si raggruppa il centro abitato mentre intorno fanno da corona numerosi gruppi di case sparse e piccoli borghi, sorti per soddisfare l’esigenza di avere l’abitazione vicina ai poderi. Quest’ultimi sono ormai dedicati quasi esclusivamente, grazie al terreno particolarmente adatto per un’estensione di quasi 800 ettari, alla coltura specializzata del vitigno nebbiolo.

Il merito della fama, che ormai si è estesa a livello mondiale, del vino che si produce in questo distretto, si deve al cavaliere ed enologo Domizio Cavazza, che, tra la fine dell’800 e l’inizio del 900, diede ufficialmente il via alla produzione di qualità del Barbaresco, introducendo notevoli migliorie nella coltivazione dei vigneti, incrementando l’industria vinicola ed istituendo tra i migliori possidenti del luogo una cantina sociale, la prima d’Italia, che molto ha contribuito alla sua affermazione. Più recentemente, grazie alla tenace attività dei produttori dell’intero comparto, che negli anni sono riusciti ad orientarlo verso modalità di consumo più flessibili, pur mantenendone invariata la complessità, la spiccata personalità e il notevole fascino, il Barbaresco ha acquisito ulteriore importanza.

Tra le aziende storiche del comparto troviamo la Cà Nova di Pietro, Giulio e Franco Rocca, tre fratelli e un’unica grande famiglia che svolge le proprie attività in una bella cascina dell’ottocento, posta in una delle strade principali d’ingresso al paese, che ha mantenuto invariato, nonostante sia stata ristrutturata e resa più funzionale in alcune sue parti, il fascino della semplicità e dell’antico. E’ composta di un insieme di spazi confortevoli e accoglienti, ad iniziare dall’ampio cortile ombreggiato da una splendida magnolia, dal porticato utilizzato per il ricovero dei numerosi attrezzi di lavoro e dal belvedere: da qui è possibile ammirare la distesa dei quattordici ettari di profumate vigne di proprietà che si rincorrono tra le magie delle colline langarole, una zona naturalmente accogliente e dolce, un territorio da visitare con cura e lentezza per coglierne i riflessi meno appariscenti.

La denominazione della cantina , risalente alla fine del XVII secolo, deriva dalla “Canova”, nome dell’ antico cascinale della famiglia materna di Marco Bellero, attuale proprietario, sito in Rosignano, già appartenente ai conti Gazzone a cui si rifà lo stemma dell’azienda: tre torri d’argento sormontate da un tetto dorato su cui poggiano frontalmente due gazze. Nella seconda metà dell’800 i bisnonni di Marco, per poter procedere alla costruzione della loro cascina a Cella Monte, scavarono nella pietra da cantone, l‘infernot, un’arenaria molto resistente di colore giallastro. Oggi, forte di una tradizione solenne, della passione avuta sin da giovane Marco produce tipi diversi di vini: Barbera d’Asti, Grignolino del Monferrato Casalese, Monferrato Freisa, Monferrato Casalese Cortese, Piemonte Bonarda, Monferrato Rosso.

Attualmente i vigneti della famiglia Bellero si estendono sui terreni dell’antico casale Canova in Rosignano Monferrato, una zona considerata una delle migliori per la coltivazione delle viti.


Contatti

La Ca' Nova
Via Cipriano Cei, 18
15034 Cella Monte (AL)
Tel.: 333 954 4699