Podere Bell'Angelo. Nel 1729 il poeta Nicolò Giovo nel “Brindisi di Eudipio” scriveva: “Ecco premier già spillo il dolce Pallagrello che da’ suoi tralci stilla il Monticello. Non mi fa contento e lieto il Clarotto e il vin d’Orvieto, nè il francese di Sciampagna o il fumoso vin di Spagna, ma sol quello parmi bello: il signor Pallagrello”. Il Pallagrello, o in dialetto Pallarello che significa piccolo e rotondo, era noto sopratutto alla corte dei Borbone, dove veniva offerto come regalo pregiato agli ospiti, ed era incluso nei menu per le grandi occasioni. Da sempre ogni vendemmia, e quindi ogni vino racconta emozioni: l’obiettivo di Cantine Rao è raccontare, interpretare ed esaltare le peculiarità di un territorio, di pochi ettari, di un solo grappolo d’uva.

Sono i vitigni storici ed autoctoni del Pallagrello bianco e nero che le cantine Rao coltivano nel cuore della Campania Felix, ai piedi del massiccio del Matese, alle falde dei Monte Alifano e del suo splendido ed ancora incontaminato “Bosco d’Oro” su di un terreno franco-sabbioso esposto interamente a Sud. La vigna, che comprende oggi anche varietà di Aglianico, Fiano e Casavecchia, si estende per 5 ettari all’interno dei 7 dell’antico Podere Bell’Angelo, ristrutturato quindici anni fa da Francesco Rao, medico per professione e viticoltore per passione, che fin da allora ha saputo coniugare le caratteristiche e le tradizioni locali dell’epoca con le più moderne tecnologie vitivinicole.