Vintage Tunina 2014
Venezia Giulia IGT
Da sottolineare che si tratta di un vero e proprio uvaggio. Le prime prove dell’uvaggio risalgono alla vendemmia 1973 e la prima annata messa in vendita con tale nome e tale etichetta fu la vendemmia 1975.
In questo particolare uvaggio viene fatta una selezione delle uve migliori le quali vengono raccolte tardivamente, circa due settimane dopo la normale vendemmia su una superficie di circa 16 ha di vigneto coltivato sul Ronco del Fortino. Le forme di allevamento utilizzate sono guyot-cappuccina, con 6000-7000 viti per ettaro e con una resa di 40 – 60 quintali.
Il nome Tunina si riferisce alla vecchia proprietaria del terreno su cui è sito l’originario vigneto ed è dedicato all’amante più povera del Casanova, che era una governante a Venezia che per l’appunto anche lei si chiamava Tunina (Antonia).
Già nel 1976 considerato da Luigi Veronelli “Il Mennea dei vini italiani”, poi vino dell’anno annata 1997 per il Gambero Rosso e Oscar del vino annata 1998 per l’Associazione Italiana Sommelier.
Concludendo riportiamo una citazione dell’articolo di Cesare Pillon apparso su Civiltà del bere di ottobre 2000 “….ma il Vintage Tunina eccezionale lo è per molti altri versi. Nessuno finora se n’era mai reso conto, eppure è il più straordinario vino da meditazione che esista. E non lo è in senso passivo (vino da bere mentre si medita), ma in senso attivo: è un vino che fa meditare….”.
In questo particolare uvaggio viene fatta una selezione delle uve migliori le quali vengono raccolte tardivamente, circa due settimane dopo la normale vendemmia su una superficie di circa 16 ha di vigneto coltivato sul Ronco del Fortino. Le forme di allevamento utilizzate sono guyot-cappuccina, con 6000-7000 viti per ettaro e con una resa di 40 – 60 quintali.
Il nome Tunina si riferisce alla vecchia proprietaria del terreno su cui è sito l’originario vigneto ed è dedicato all’amante più povera del Casanova, che era una governante a Venezia che per l’appunto anche lei si chiamava Tunina (Antonia).
Già nel 1976 considerato da Luigi Veronelli “Il Mennea dei vini italiani”, poi vino dell’anno annata 1997 per il Gambero Rosso e Oscar del vino annata 1998 per l’Associazione Italiana Sommelier.
Concludendo riportiamo una citazione dell’articolo di Cesare Pillon apparso su Civiltà del bere di ottobre 2000 “….ma il Vintage Tunina eccezionale lo è per molti altri versi. Nessuno finora se n’era mai reso conto, eppure è il più straordinario vino da meditazione che esista. E non lo è in senso passivo (vino da bere mentre si medita), ma in senso attivo: è un vino che fa meditare….”.
La descrizione del sommelier
COLORE: paglierino brillante con riflessi dorati PROFUMO: intenso, ampio, di grande eleganza e persistenza, con sentori di miele e fiori di campo SAPORE: asciutto, morbido, molto armonico, con persistenza eccezionale, dovuta al corpo particolarmente pieno Servire a 10 - 12°CAbbinamenti
Servire a 10 - 12°c.
si abbina con primi tartufati, con grande varietà di piatti di pesce, soprattutto al forno e salsato, ma arriva a poter sposare anche carni bianche. splendido il ricordo di un suo incontro con un cuscinetto di salmone fresco ripieno di parmigiano e carciofi.
€ 57.00
Produttore | Jermann |
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Denominazione | Venezia Giulia IGT |
Vitigno | Sauvignon, Chardonnay, Ribolla Gialla, Malvasia Istriana, Picolit |
Gradazione | 13,0% Vol. |
Formato | Standard (0.75 lt) |
Premi e riconoscimenti
Annata 2013:Tre Bicchieri Gambero Rosso 2016
Annata 2012:
Tre Bicchieri Gambero Rosso 2015
Cinque Grappoli Bibenda 2015
Annata 2010:
Cinque Grappoli Bibenda 2013 e 2014
Annata 2009:
Cinque Grappoli Bibenda 2011
Descrizione produttore
Jermann è la storia di una passione che arriva da molto lontano. Anton Jermann, il fondatore, lascia la regione vinicola austriaca del Burgenland e poi le vigne in Slovenia per mettere radici in Friuli Venezia Giulia. E’ il 1881. Qui continua la sua attività vitivinicola, cui Silvio Jermann grazie alla sua genialità e fantasia, dagli anni settanta dà una svolta epocale, portando l’azienda ai vertici italiani e poi mondiali del vino.Oggi la proprietà Jermann si estende su 150 ettari di cui 130 ettari di vigneto e 20 ettari a seminativi e orticole.
È un’azienda che dialoga ogni giorno con il mondo ma l’attenzione, però, rimane sempre puntata sulle cose concrete che fanno grande un vino. L’amore per la terra, insomma, è la pietra miliare di questa azienda agricola, grande perla del Collio, rinomata per i suoi bianchi eccezionali ma anche per i suoi rossi robusti e da tradizione.
Nella nuova cantina, l’innovazione tecnologica è sapientemente integrata con la tradizione architettonica.
Grandi botti in legno di quercia creano un’atmosfera magica. È lo stesso materiale che veniva utilizzato 50 anni fa, come identica è la passione, che si tramanda generazione dopo generazione.
Inaugurata il 07.07.07, la tenuta Jermann di Ruttars, nel cuore di Dolegna del Collio (GO), è circondata da oltre 20 ettari di vigneto ed è stata progettata esclusivamente per la vinificazione del Capo Martino e Vignatruss - le cui vigne sono a ridosso della cantina -, del Where Dreams e del Vintage Tunina, vino che più di ogni altro ha decretato il successo dell’azienda Jermann.
Il terreno, unico per le sue caratteristiche, qui è leggero e fresco. Le temperature non troppo calde e le notti fredde permettono agli aromi e ai profumi di non disperdersi, e di arrivare dal grappolo direttamente al vino.