Antolini
Così descrive l'azienda Pierpaolo Antolini .
"Io e mio fratello Stefano coltiviamo la vite dal 1992 nei terreni di proprietà nella zona collinare del comune di Marano di Valpolicella, San Pietro in Cariano e Negrar.
I vigneti posti ad un’altezza compresa tra 150 m e 350 m coprono una superficie totale di circa 9 ettari. La composizione del terreno è prevalentemente di tipo argilloso. L’argilla ha la proprietà di trattenere l’acqua e di cederla lentamente alle radici, per questo motivo nei nostri vigneti non esiste alcun impianto d’irrigazione. Un’altra particolarità sta nell’elevata escursione termica ovvero la notevole differenza di temperatura che si riscontra tra il giorno e la notte, questa fa sì che si ottengano vini particolarmente profumati e complessi all’olfatto.
Il sistema di allevamento che abbiamo adottato è quello tradizionale della zona, vale a dire la pergola doppia con sesto d’impianto medio 1×4; molti sono poi i filari impiantati sulle “marogne”, i caratteristici muretti a secco che formano meravigliosi terrazzamenti dove, non di rado, trovano posto anche olivi e ciliegi.
Dal 1993 in località “Semonte”, nel comune di San Pietro in Cariano, possediamo 1 ettaro di vigneto. Nel 2000 in località “Ca’ Coato”, nel comune di Negrar, precisamente nella fascia collinare che si estende tra San Vito e Roselle, abbiamo acquistato un appezzamento di circa 2 ettari che abbiamo impiantato con varietà tipiche della zona, allevate con sistema guyot.
Fin dall’inizio abbiamo scelto di operare nel rispetto dell’ambiente, praticando la lotta guidata e integrata per utilizzare al minimo i prodotti antiparassitari.
Nel 2001 abbiamo completato la costruzione della cantina : al primo piano si trova il locale destinato all’appassimento delle uve mentre al piano terra il magazzino e la zona in futuro destinata all’imbottigliamento; all’esterno, sotto una tettoia, si trovano vinificatori di moderna concezione per la fermentazione e nel piano interrato la cantina di lavorazione e stoccaggio, con serbatoi in acciaio, e, sotto due volte in mattoni, la cantina riservata all’invecchiamento, con botti e barrique.
Il rispetto della tradizione e della tipicità dei vini sono e saranno sempre per noi un valore fondamentale: ignorando le mode, ci proponiamo di valorizzare al massimo i vitigni autoctoni, il territorio e il lavoro del vignaiolo, affinché ogni nostro vino ne sia l’espressione completa e sincera".
Il territorio
In Valpolicella, ma certamente anche in altri territori, terra, lavoro e vino sono legati insieme da un vincolo molto antico e radicato che ha assunto e assume caratteri, aspetti, ragioni sempre nuovi, da costruire di volta in volta, di generazione in generazione, conciliando esperienza e ragione, tradizione e creatività.
Qui la terra non basta coltivarla, bisogna plasmarla, scolpirla a terrazze e ciglioni, arginarla di muri a secco, da tracciare secondo il pendio, l’esposizione.
I muri a secco (marogne) sono nati, nella notte dei tempi, quasi da soli, dall’accumulo dei sassi da cui, giorno per giorno, si liberava il campo: un intralcio, i sassi, che l’abilità dei contadini ha trasformato in risorsa e in valore estetico. Le marogne sono infatti oggi un monumento al senso della misura e alla perizia ecologica dei nostri vecchi: conservarle e valorizzarle aiuta a non perdere gli ultimi residui contatti con una tradizione che si è costruita nei secoli, facendo tesoro dell’esperienza e nello sforzo di governare tutto il territorio, per ricavarne il meglio senza distruggerne il flusso vitale.
Contatti
Antolini Pier Paolo e Stefano S.A.Via Prognol, 22
37020 Marano di Valpolicella (VR)
Tel.: 333 654 6187